Spesso l’emozione che deriva dall’osservazione del misticismo dei gesti millenari non è disgiunta dalla luce al divenire dell’alba. Ancora deve sorgere il sole quando le Ghats della ‘’Mother Ganga’’ incominciano ad animarsi e le acque s’illuminano qua e là dei riflessi delle pire dove arde il fuoco che consuma i cadaveri. E’ un luogo mistico ed allo stesso tempo uno dei luoghi più ‘’fotografici’’ del mondo, ove anche il non credente, ove il non hindu rimane in rispettoso silenzio ad osservare i gesti millenari degli umani al cospetto dell’acqua, mentre nella mente passano ineluttabilmente le ansie di infinito, le suppliche agli dei e il concepimento del ciclo delle reincarnazioni. Un viaggio della mente che è già durato nelle migliaia di anni per i miliardi di uomini che si sono succeduti nelle Ghats, e che ancora per altri miliardi continuerà nel futuro. Un luogo come pochi altri al mondo.