Le vecchie generazioni che hanno vissuto il periodo pre-guerra, il dopo guerra e gli anni ’50 e ’60 si ritroveranno in queste immagini che sono estratte dall’Archivio Sacco e non solo da quello, ma sono anche il contributo generoso di privati che hanno registrato nella loro vita i momenti soprattutto di ricreazione e spensieratezza che forniva allora lo stare insieme e dei quali oggi si è perso quasi ogni valore, quasi ogni ricordo. Chiusi Città e Chiusi Scalo erano un concentrato sociale ed umano di veri personaggi, quasi usciti da una scena, tutti accomunati dalla gioia di vivere e da quello che era davanti a loro dopo un ventennio di miseria, privazioni, guerra e distruzione. Veri serbatoi di vita particolare interpretata da personaggi non comuni. Ogni piccolo aspetto della vita conteneva una occasione per certe persone di essere sarcastici a fin di scherzo con gli altri, della presa in giro amichevole e finalizzata all’allegria generale. Quasi un altro mondo di fronte alla società odierna ed ai valori di cui si fa portatrice. Non stiamo qui ad annoverarli per nome uno ad uno poiché sarebbe praticamente impossibile ma, questa raccolta di immagini fa scaturire a chi li ricorda anche talvolta ricordi densi di allegria e di mestizia allo stesso tempo. Allegria, ricordando la vivace vitalità delle persone da cui partivano le varie iniziative e mestizia scaturita dalla riflessione del passare del tempo in cui dette istanze si sono perse, sono svanite per lasciar posto ad un mondo ed una società che anche in un piccolo paese com’è Chiusi è sintomo di quello che è un degrado della convivenza umana nella nostra società attuale ed alla quale noi tutti non possiamo chiamarci fuori.