IL WAT PHOU

Il Wat Phou appare quasi all’improvviso all’occhio del visitatore poiché si confonde con il colore marrone scuro della vegetazione. E’ uno di quei luoghi sacri , denso di spiritualità, sicuramente una tappa nella via del Chen-La che portava ad Angkor e posto vicino alla via navigabile del Mekong. Un luogo dove spira un’aria speciale, quella del vento che porta con se le voci dei milioni e milioni dei pellegrini che si sono seduti nei secoli sotto le sue arcate, sotto le ombre dei suoi alberi di frangipane che lo circondavano e che esistono ancora oggi. Uno spettatore silenzioso e maestoso gli passa accanto e fa sembrare quasi che la vita continui a pulsare ed a scorrere come avveniva secoli or sono. È il Mekong che viene osservato dall’alto dal Linga Parvata mentre i fantasmi del Dr. Harmand e di Francis Garnier sembrano rimanere in rispettoso silenzio quando la brezza mattutina dell’alba incontra il disco del sole che si solleva dall’acqua del Siphandon. È poesia , ma non poteva essere che così .

East side of Wat Phou. Champasak, Laos 2008 - © Carlo SaccoWat Phou seen from east side. Champasak, Laos 2008 - © Carlo SaccoRuins of Wat Phou. Champasak, Laos 2008 - © Carlo SaccoSteps to Wat Phou. Champasak, Laos 2008 - © Carlo SaccoSculptures on Wat Phou. Champasak, Laos 2008 - © Carlo SaccoFlowers over the stone guardian of steps to Wat Phou. Champasak, Laos 2008 - © Carlo Sacco
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